Merano all’alba del futuro
Sotto lo pseudonimo Pafnuzius l’ingegnere Franz L. Hoffmann pubblicò una serie di articoli sul “Meraner Zeitung” con proposte per lo sviluppo futuro di Merano, da lui intitolata “Meran im Morgenroth der Zukunft” (Merano all’alba del futuro).9 Oltre al suo progetto di un lago presso Castel San Zeno, il Margarethensee (lago Margarethe) come luogo per festeggiamenti sull’acqua in estate e attività su ghiaccio in inverno, proponeva una regolamentazione del Passirio per “scopi energetici” e diverse idee legate alla mobilità. Tra queste si annoverano il progetto di una funivia da Merano a Monte Benedetto, un treno da Merano a Foresta e una ferrovia a binari stretti per portare gli ospiti alla casa natale di Andreas Hofer in Val Passiria. Hoffmann descrisse nel dettaglio le sue proposte per un’area da vivere nel tempo libero, arricchita da una grande varietà di verde naturale. Il Margarethensee, così doveva essere denominato il lago in memoria di Margarethe Maultasch, era incastonato tra piante, passeggiate e viali alberati; erano previsti persino spazi balneari e cabine per gli uomini sulla sponda sinistra e per le donne sulla sponda destra. Al centro del lago doveva sorgere un’isola artificiale con un padiglione della musica. Cinquanta barche a remi e altrettanti velocipedi acquatici sarebbero stati a disposizione di residenti e ospiti; il lago doveva inoltre accogliere cigni bianchi e neri, folaghe e altri “uccelli acquatici”.

In un articolo composto di sei parti Franz L. Hoffmann presenta il suo progetto sullo sviluppo futuro di Merano, ritaglio della testata Meraner Zeitung del 30-11-1882.
Photo credit: Tessmann digitale
Oltre all’arredo composto da panchine, punti panoramici, fontanelle con acqua potabile, ristoranti, porticati per la vendita di siero, latte, fiori e frutta, era previsto di decorare il parco con statue ispirate alla mitologia e alla storia.
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Il lago di Merano fantasie realizzabili